Ogni sera c/o Spazio Luigi Nono 1 (foyer e biglietteria), alle h 20.00:
Superonda_installazione (Compagnia Schuko) + On Stage (Mirella e Augusto De Bernardi)
c/o DiDstudio, alle h 21.00:
INCREDIBLE MACHINE
di Camilla Monga (selezione Bando NAO 2014)
“We become what we behold. We shape our tools and then our tools shape us.” Marshall McLuhan
Incredible Machine è un’ esplorazione del surrealismo inteso come deformazione fisica di realtà concrete.
mazza da baseball
milk shake
tubo di gomma
chiave inglese
mela
libro
teiera (…)
Oggetti comuni, lontani dal sentimentalismo e dall’affezione, perdono il proprio valore funzionale. Delimitano un sistema fisico chiuso, nel quale ogni elemento si muove seguendo principi di causa ed effetto. La composizione coreografica induce una visione parossistica vivace che dalla logicità e dalla geometria dei movimenti giunge a una confusione apparente, una logica surreale.
Concept di progetto Mo.Ska – Camilla Monga e Luca Scapellato Musica di Luca Scapellato Coreografia di Camilla Monga Assistente regia Francesca Merli
L’EDUCAZIONE DI UNA GIOVANE DEA
Di Michela Silvestrin (selezione bando NAO 2014)
In un ipotetico giorno zero dell’umanità, una donna priva di ogni storia si percepisce come essere vivente. Ella guarda le manifestazioni del suo corpo come se fossero fenomeni esterni. Ogni scoperta rimanda a quella successiva, il suo occhio è spettatore di ciò che succede al suo corpo o meglio essa accade in una progressione evolutiva. L’abbandono alle forze telluriche porta alla rivelazione della componente selvaggia del corpo: la mano non è più solo strumento prensile ma un elemento dotato di una sua intelligenza, memoria, sensibilità emotiva oltre che tattile, così il piede, la colonna vertebrale e la laringe. Non vivono in un’unica traccia temporale del “qui-e-ora” ma anche del “io-sono-stato” come individuo e come specie.
All’ultimo il corpo si rivela come corpo femminile e da questo istante che incontra la sua potente forza generatrice. E’ una anti-Eva in quanto è nella solitudine e indipendenza relazionale e spirituale. Nella performance si sperimenta questa dimensione pre-logica e pre-linguistica che rimane custodita nelle nostre vite come archetipo e forza inconscia.
Performer Michela Silvestrin Coreografia Michela Silvestrin in collaborazione con Serenella Fonzar Video Federica Spampinato Musica Yannik frank
QUANTUM II
FILIPPO ARMATI
Quantum esplora il concetto di spazio e tempo ispirandosi a teorie della fisica quantistica. La sfida è riuscire a produrre una plasticità di movimenti ispirata da teorie di spazio e tempo dilatato rispetto alla percezione classica della realtà. I modelli teorici della scienza contemporanea che spiegano la nostra esperienza, nella storia hanno modificato profondamente la nostra idea di realtà.Armati ha sviluppato un training fisico e un training mentale. Ispirandosi a idee di spazio e tempo provenienti dalla fisica quantistica, che prevedono una realtà a più dimensioni, cerca di muoversi all’interno di uno spazio virtuale ricostruito concettualmente. La sintesi di questi processi: la consapevolezza fisica, la capacità di produrre movimenti in maniera istantanea e ciclica, l’allenamento a concetti di spazio e tempo diversi da quelli classici, l’ha portato a sviluppare un diverso tipo di plasticità corporea.
Di e con Filippo Armati, Sarah Waelchli foto di Karoline Schneider Co-Produzione Swisslos, Repubblica e Canton Ticino, Teatro Sociale di Bellinzona, Roxy Theater Basel, Associazione culturale LitroCentimetro