La performance esplora e sperimenta le potenzialità della tecnologia dell’automazione applicate alla coreografia. Un braccio robotico in scena instaura un dialogo con i danzatori. Gli esiti coreografici di questo studio sono il risultato di una riflessione sul contrasto tra la dimensione tecnologica e la reazione dei corpi in risposta a un movimento robotico. Due mondi alla ricerca di un equilibrio che si rivela attraverso il delicato processo cognitivo che scaturisce dall’attenzione e dall’ascolto.
CREDITI
idea e regia Claudio Prati e Ariella Vidach
coreografia Ariella Vidach
danzatori Gloria Dorliguzzo, Federica Esposito, Manolo Perazzi
programmazione robotica MAXeffects
disegno luci Stefano Pirandello
disegno sonoro e programmazione audio Alessandro Perini
programmazione max-msp Paolo Solcia
grafica interattiva e visiva Sebastiano Barbieri
set Claudio Prati
costumi AiEP
produzione 2016/ AiEP
co-produzione FIT Lugano / Festival MilanoOltre / IAC Malmoe
con il sostegno di MIBACT, Regione Lombardia, Comune di Milano, DAC Lugano, DECS Canton Ticino/Swisslos