10 Giardini da non perdere _ Horti coreografici
Site-specific
Si tratta di un progetto che riflette sulle nuove forme di spettatorialità al fine di innescare un percorso che vede lo spettatore in un ruolo attivo, oltre che critico, in grado di determinare e trasformare la scena con le sue scelte e la sua presenza. Nel processo di costruzione del progetto, lo spettatore è invitato a rispondere a un appello, diventando così, attraverso una pratica di accompagnamento e partecipazione, protagonista attivo del percorso coreografico. Si realizza attraverso una performance site specific esperienziale per spazi convenzionali e non un happening coreografico collettivo che vede l’attivazione di un pubblico “aumentato” misto, composto da danzatori, artisti e normali spettatori.
La performance-happening collettiva ha una durata variabile, da un minimo di 40-50 min ad un massimo di circa 90 minuti, si svolge in uno spazio specificatamente allestito e idoneo per le caratteristiche definite: un openspace (o teatro senza le sedie in platea), amplificazione audio e un sistema generale di luci (con interventi minimi di luci teatrali) e i materiali tecnici richiesti. Dei performer “attivatori” agiscono all’interno di un microcosmo fatto di regole, schemi e vincoli ben precisi con i quali si relazionano. La coreografia verrà presentata come una struttura aperta, una serie di sequenze, sintagmi e relazioni per creare drammaturgie inedite e relazioni con le altre presenze installative. Il lavoro vuole incoraggiare lo scambio continuo tra autori e spettatore per condividerne il processo e per dare un contributo creativo alla produzione.
Credits
Idea e regia Claudio Prati e Ariella Vidach
Coreografia Ariella Vidach
Performer Compagnia Ariella Vidach AiEP
Programmazione max-msp Paolo Solcia
Grafica interattiva e visiva Sebastiano Barbieri
Set Claudio Prati
Costumi AiEP
Produzione 2017/ AiEP
Con il sostegno di DAC città di Lugano, MiBACT Roma, Comune di Milano