Vacantes
Greta Francolini – Giuseppe Vincent Giampino
Il progetto nasce dalla volontà di sperimentare una co-creazione tra i due autori e dall’interrogarsi su cosa significhi co-creazione e co-autorialità orizzontale con l’intento di creare una commistione di linguaggi performativi e coreografici.
Un contenitore teorico-pratico di riferimento sarà quello che intende il lavoro coreografico come struttura/meccanismo aperto, rivelato, inside-out, in cui il piano performativo dei corpi si concretizza senza tendere a una rappresentazione del “corpo nell’atto di mostrarsi” e quindi tacitamente compiacente a sostenere un’illusione romantica della presenza.
Il primo incontro tra i due autori ha definito la ricerca di un corpo in abbandono, in assenza di un “io” che lo guidi. Partendo dall’interesse per la statua del Bernini, l’Estasi della Beata Ludovica Albertoni, dove la Monaca si svuota, si assenta, lasciando il corpo abbandonato e inconsapevole. In assenza, il corpo rimane una sorta di guscio vuoto, scevro da qualsiasi volontà. Da qui, si scorge nella danza la possibilità di poter sparire, uscire dai ruoli dell’ “io” e del “tu” che si instaurano quando due corpi si trovano a condividere lo stesso spazio. La relazione e tutte le sue declinazioni si estinguono dal momento in cui “noi” non ci occupiamo di “noi”, non ci contempliamo in quanto “noi”; “io” e “tu”.
Si è voluto applicare l’elevazione come principio fisico, lavorando sulle mezze punte/punte. Il corpo è quindi in stato di attivazione muscolare e al contempo in defezione per il suo essere altrove. Questa opposizione che spinge il corpo a terra per poterlo elevare è uno dei focus dell’indagine.
Inoltre lo sguardo, indirizzato verso l’alto a non focalizzare niente di preciso, a negare la realtà, apre a uno spazio altro e per questo mantiene lo stato di estasi. Le braccia, quasi sempre sollevate a trattenere il peso del corpo che non è mai in rilascio ma si concentra come dal busto in su.
La musica, a un volume sostenuto, è frutto di una scelta specifica e suggerisce un dove che non è terreno, sfumando ancora i confini dello spazio scenico. Il contrappunto conferisce una certa concretezza alla presenza dei performer, che fuori dai paradigmi della finzione dichiarano il loro “qui ed ora” .
Credits
coreografia Giuseppe Vincent Giampino e Greta Francolini
interpreti Giuseppe Vincent Giampino e Greta Francolini
produzione TIR Danza
con il sostegno di Fabbrica Europa e Festival Teatri di Vetro
Greta Francolini è una danzatrice e coreografa. Nel 2016 è con Annamaria Ajmone a “Biennale College” di Venezia. Nel 2017 è stata selezionata per “Half a House”, progetto europeo “N.O.W. New Open Working Process for the performing arts” all’interno del festival Fabbrica Europa, e per “ISA Inteatro Summer Academy”, progetto di formazione a Villa Nappi Polverigi. Nel 2018 è selezionata da “Anghiari Dance Hub” per una residenza studio di 3 mesi. Nel giugno 2018 ha lavorato come danzatrice in Prélude di Cristina Kristal Rizzo ad Amburgo. Come autrice ha realizzato Solo Sapore, selezionato per “Nuove Traiettorie XL 2017”; Ritornello, progetto finalista per “DNAppunti Coreografici 2017” e selezionato per “XL Vetrina della giovane danza d’autore 2018″; Annunciazione, coprodotto da Anghiari Dance Hub e Cab 008 e selezionato per “XL Vetrina della giovane danza d’autore 2019″. I suoi lavori hanno circuitato in festival quali Fabbrica Europa Firenze, Inteatro Polverigi, Ammutinamenti Ravenna, Interplay Torino, Dominio Pubblico Roma, Presente Futuro Palermo, Find Cagliari.
Giuseppe Vincent Giampino consegue il bachelor in coreografia presso la S.N.D.O. School for New Dance Development di Amsterdam dove si confronta e collabora con coreografi e drammaturghi internazionali come Mårten Spångberg, Benoît Lachambre, Bruno Listopad, Keren Levi, Trajal Harrell e partecipa a festival e rassegne tra cui Spring Festival Utrecht, Ruhr Triennale, Something Raw Festival.
Maker e performer, al momento il suo lavoro lo vede impegnato nel ridefinire l’organizzazione di un corpo e delle sue possibilità generative in relazione alle modalità compositive della danza, delll’arte visiva, della cinematografia e della cultura pop. Nel 2018 la sua creazione Extended symmetry è stata selezionata dal Network Anticorpi XL per la Vetrina della giovane danza d’autore di Ravenna. Dal 2019 è artista sostenuto da TIR Danza.
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