L’idea alla base di questo progetto sperimentale è di utilizzare la danza come strumento di indagine e riscoperta del patrimonio paesaggistico e architettonico della propria terra.
Le danzatrici e i danzatori lucani della compagnia evolvono all’interno di alcuni luoghi del territorio in cui sono cresciuti, siano essi i vicoli di un centro storico, un paese abbandonato o le rovine di un antico tempio greco.
La loro percezione e interpretazione dei luoghi ha dato inizialmente vita a una performance di danza d’improvvisazione (catturata in video documentari) e successivamente a uno spettacolo dal vivo che associa proiezioni video e coreografie in scena. Il progetto si propone di utilizzare il patrimonio culturale e paesaggistico lucano come materia prima della creazione artistica. Le location sono state scelte per la loro forza simbolica, per la loro capacità di rappresentare la ricchezza e la diversità della Basilicata. Inoltre, il progetto si propone di valorizzare il percorso e la crescita personale e professionale di danzatrici e danzatori, nati e formatisi in Basilicata e oggi attivi sulla scena italiana e internazionale. Gli interpreti, infatti, utilizzano la loro maturità artistica per riscoprire e raccontare la loro terra, loro storia e in definitiva sé stessi.

HEDERA è stato già presentato in vari festival internazionali di danza e cinema, vincendo un premio come Best Dance Film al Madrid International Short Film Festival (Spagna) e figurando nella selezione ufficiale del Tokyo International Short Film Festival (Giappone), New York Tri-State International Film Festival (USA), Inspired Dance Film Festival (Australia) e Exeter Dance International Film Festival (UK).

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