Francesco Luzzana
Francesco Luzzana (IT, 1996) affronta la complessità digitale sviluppando software con un approccio visuale e performativo. Predilige i progetti collaborativi, per affrontare i problemi del contemporaneo in coro. La sua ricerca punta a stretchare i confini di un territorio post-digitale, abitandone le contraddizioni e le possibilità. Ha studiato Nuove Tecnologie dell’Arte all’Accademia di Brera, è membro del collettivo un * salta e lavora come sviluppatore e designer freelance.
OOC
Co/produzione
object oriented choreography (OOC) si presenta come performance / installazione performativa VR a metà strada tra il reale e il virtuale, dove un performer munito di visore per la realtà virtuale diventa allo stesso tempo lo sguardo e il motore di un sistema in continua trasformazione. Per rimarcare e abitare la complessità contemporanea costituita anche dalle tecnologie digitali, la performance propone un approccio performativo che affianca l’intelligenza del corpo a quella dello sguardo digitale. Dalla loro interazione e interferenza emergono frammenti di coreografia, che seguono e influenzano le informazioni e input dagli utenti. OOC è un dispositivo collaborativo e mutuale: dipende dagli input del pubblico e allo stesso tempo ne garantisce il flusso, somigliando a un’intelligenza artificiale che vede il performer come interfaccia. Attraverso uno sforzo combinato di immaginazione, ascolto e coinvolgimento in prima persona, gli spettatori prendono parte a un processo empatico che tenta di risuonare sia con l’intera architettura del software, sia con le sue singole parti. Come percepiscono e abitano il nostro mondo queste entità? Che consistenza hanno le loro realtà? Guidati dal movimento della performer e seguendo il suo sguardo digitale, possiamo imparare a relazionarci su scala umana con questa strana coreografia orientata agli oggetti.
Credits
Art direction, sviluppo Francesco Luzzana
Coreografia, drammaturgia Sofia Casprini
Scrittura, design Stefano Togni, Iulia Radu
Sound design Micalis Papadopoulos
Un progetto di Ariella Vidach AiEP
In collaborazione con FOG Triennale Milano Performing Arts