KOPPELIA_giardino13
performance
Il progetto Koppelia trae ispirazione dalle fonti creative del celebre balletto “Coppélia”, rielaborando le inquietudini generate dal racconto di E.T.A. Hoffmann, “L’uomo della sabbia”.
Attraverso l’esplorazione degli aspetti più nascosti e contorti della psiche umana, il progetto avvia una riflessione sul tema della creazione umana. Creazione intesa non solo come atto generativo, ma come esplorazione delle dinamiche contemporanee e delle loro molteplici declinazioni.
In particolare, si pone l’attenzione sull’uso delle nuove tecnologie come strumenti generativi e di relazione con il mondo virtuale.
In questo contesto, la bambola meccanica del balletto diventa un simbolo ambivalente: da un lato oggetto di desiderio e immagine ideale, dall’altro elemento perturbante, “gemello digitale” che solleva interrogativi. Alter ego nella vita e nella rete, una replica virtuale generata a partire dal volume di dati raccolti che secondo il sociologo Derrick de Kerckhove, genera una dimensione digitale non statica, continuamente alimentata e aggiornata in tempo reale.
La rete diventa così un deposito vivente di informazioni e conoscenze, dove il “gemello digitale” tende ad evolversi costantemente grazie all’afflusso continuo di nuovi dati: un’entità che potrebbe decidere per noi?
Il processo di creazione della performance si avvale di un innovativo sistema di motion apture “markerless” che permette di replicare – fedelmente, in tempo reale e senza la necessità di indossare tute o sensori – i gesti della protagonista, in un doppio plasmato sul modello originale con atteggiamenti e caratteristiche fisiche molto simili, fino ad estendere e a trasformare i dati in immagini e suoni.
Koppelia rielabora i temi classici per contestualizzarli nel presente, indagando il confine sottile tra il reale e il fantastico, tra il naturale e l’artificiale tra dimensione fisica e virtuale. La riflessione si estende all’influenza delle tecnologie digitali, dell’uso di programmi d’intelligenza artificiale (Captury Live) per l’elaborazione delle immagini nella rappresentazione dell’umano, proponendo un dialogo tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione.
Credits
Idea e regia Ariella Vidach e Claudio Prati
Coreografia Ariella Vidach
Durata 17 minuti
Interpreti Rafael Candela, Sofia Casprini, Carmine Dipace
Avatar / Ambienti 3d Neve studio – Milano / Simone Verduci , Yue Zhao, Alessandro Monaci
Motion Capture Qualysis / Captury Live Simone Assi / AiEP in collaborazione con Francesco Richetto / Totumotum
Regia Crossmediale Simone Assi (AiEP) in collaborazione con Claudio Prati
Disegno Luci e Scenografia Claudio Prati
Costumi Ariella Vidach e Claudio Prati
Disegno Sonoro Franco Conte (Neve studio)
Produzione Ariella Vidach AiEP Avventure in Elicottero Prodotti IT/CH
Co produttori MEET /Creative studio / Digital Culture Center (Milano) – DiDstudio (Milano)
Con il sostegno di MiC – Ministero della Cultura Roma , Comune di Milano