Chiara Cecconello

Si è formata tra Italia e Germania, combinando performance, studi musicali e ricerca teorica presso l’Università Iuav di Venezia, il Conservatorio di Musica A. Pedrollo di Vicenza e la Hochschule für Kunste di Brema. Nel 2021 ha studiato con la compagnia teatrale Societas Raffaello Sanzio al “Corso di Ritmo Drammatico”. Ha conseguito la laurea magistrale in Teatro e Arti Performative nel marzo 2023, vincendo il premio per la miglior tesi con una ricerca intitolata AGANIS: performatività orali e poetiche dell’inudibile.

Nella sua pratica performativa, il corpo è visto come un territorio acustico e un orecchio esteso, diventando uno strumento musicale che esplora il mondo attraverso l’immediatezza dei suoni. Le sue opere spaziano tra performance, video e installazioni sonore, indagando come il suono possa attivare spazi sensoriali temporanei, muovendosi tra il reale e l’allucinato, il visibile e l’invisibile, l’udibile e l’inudibile.

Nel 2023 ha debuttato con AGANIS, una performance sonora per due voci e live-electronics al festival Catalysi di Cesena, e con baculla, una performance sonora presentata a SPORE di Roma. Tra settembre e ottobre 2023 ha partecipato e assistito alla curatela di eventi e sessioni d’ascolto presso lo spazio Errant Sound Project di Berlino. Nel 2022 ha vinto il bando di residenza Più Erbacce con As Water Touches Ears, un progetto sonoro in collaborazione con Luca Gallio. Ha presentato i suoi lavori in vari contesti, tra cui Errant Sound (Berlino), Short Theatre e Radio That Matters (Roma), Ocean Space (Venezia), BASE (Milano), Musik Installationen Nürnberg (Norimberga) e La Caienna (Vicenza).

Lavora come assistente, musicista e performer per artisti italiani e internazionali, tra cui Ari Benjamin Meyers, Josephine Baan e Isabel Lewis. Ha curato il sound design per le performance Plutone di Elisabetta Consonni, Elettrica di Francesca Dibiase e Porcile di Bottega Hospites.

miscéa

miscéa è un live-set per voce sola e live electronics.
Un monologo polifonico, miscela di richiami, ecolalie, lingue inesistenti.
Uno spazio di immaginazione orale in cui la materia vocale si trasforma
costantemente da se stessa.
miscéa cerca una voce multipla, aerea e minerale ed esplora battiti, timbri, silenzi
possibili e impossibili.
miscéa chiede alle voci di trasferirsi da un corpo all’altro e chiede ai corpi di essere
luoghi di passaggio, tubi connettori di voci trasferite

Credits

di Chiara Cecconello

durata 20/25 minuti

Produzione Ariella Vidach AiEP, DiDstudio