OPEN CALL
FARE SPAZIO – Staying with the trouble
FARE SPAZIO – Staying with the trouble
Percorso di ricerca practice-based per la creazione di una produzione performativa multimediale
Inizio percorso: 11 Febbraio 2023
Luoghi: MEET Digital Culture Center – DiDstudio, Milano
Application deadline 30 Gennaio 2023
Il progetto Staying with the trouble rappresenta un invito e un’occasione unica per avvicinarsi alla complessità della produzione artistica intermediale, attraverso un percorso strutturato di accompagnamento alla creazione artistica dal suo interno, a fianco della compagnia Ariella Vidach AiEP. Il tema del corpo e delle sue relazioni con le tecnologie, con i dispositivi virtuali e i contesti immersivi, sarà affrontato attraverso un avvicinamento alle pratiche, in dialogo costante con artisti digitali, programmatori, performer, coreografi, sound artist per affrontare così, in forme concrete e collaborative, le problematiche e le questioni teoriche ed estetiche che si affrontano avvicinandosi alla fase di creazione. Il percorso, realizzato nell’ambito del progetto COMMON CLOUD, e sostenuto da Fondazione Cariplo – Per la Cultura, nasce da una collaborazione tra MEET Digital Culture Center e Ariella Vidach AiEP – Avventure in Elicottero Prodotti. Si struttura come pratica di apprendimento attraverso la formula learning by doing, secondo formati orizzontali con ricerca collaborativa. Il percorso si terrà dall’11 Febbraio al 23 Marzo 2023. Sarà selezionato un numero massimo di 6 partecipanti. È previsto un rimborso spese di € 500. Descrizione progetto |
Il percorso ha come obiettivo la realizzazione di un progetto in realtà virtuale in cui l’utilizzatore – con l’ausilio dell’Oculus Quest 2 – sarà l’esploratore/regista di uno spazio 3D creato espressamente per l’installazione, dove si muoveranno corpi avatar che attraversano lo spazio danzando. Lo spazio e le azioni degli avatar saranno visibili agli spettatori attraverso lo sguardo dell’utilizzatore che condividerà lo sguardo di una videocamera virtuale con gli spettatori che prenderanno parte in questo modo al viaggio virtuale. Grazie alla fotogrammetria (Polycam, Photocatch, Meshroom) si potranno utilizzare asset scannerizzati dal mondo reale e grazie alla scultura in realtà virtuale (Adobe Medium, SculptVR, GravitySketch) si potrà sperimentare e realizzare forme inedite per poterle in seguito colorare (Blender) grazie a nuove intelligenze artificiali (Stable Diffusion, Midjoruney). Sarà sviluppato un ambiente di gioco che darà vita alle azioni dei protagonisti della scena virtuale. Grazie a tool sperimentali come Plask si importeranno i movimenti di corpi reali per adattarli agli avatar creati. |
Moduli progetto |
1.Intro |
La prima parte del laboratorio affronterà, attraverso analisi e riflessioni, le tematiche ricorrenti nell’ambito dell’arte performativa in relazione alle tecnologie digitali e VR per definirne lo “stato dell’arte”. Seguirà l’approfondimento sul design e sulla progettazione. Verrà considerato l’utilizzo del motore di ricerca Google come opportunità di approfondimento e aggiornamento sulle scoperte più recenti. |
2. Materiali |
La seconda parte esplorerà il mondo 3D per sperimentare i concetti basilari su Blender, l’acquisizione di modelli 3D da oggetti e ambienti reali grazie alla fotogrammetria e la scultura/modellazione in realtà virtuale. Si realizzeranno oggetti di scena e personaggi umanoidi da animare. Si sperimenterà un nuovo strumento chiamato Plask.Al in grado di trasformare video in animazioni da applicare a modelli umanoidi. Il programma di lavoro prevede una fase dedicata all’intelligenza artificiale per creare texture per i nostri modelli. |
3. Coding Nel corso della terza fase di lavoro saranno importati gli asset creati nel motore Unity per lavorare sulle logiche e sulle varie fasi di sviluppo per realizzare un’esperienza in realtà virtuale visibile anche senza l’ausilio dei visori, creando un sistema di multiplayer grazie a Normcore o pacchetti simili. |
4. UI&Refinements |
A conclusione si realizzerà una semplice interfaccia con modalità di controllo. Verranno rifiniti bug fixing e building su piattaforma Oculus per dedicare l’ultima parte del laboratorio per rispondere a rispondere domande e questioni aperte e dubbi. Durata del percorso 6 weekend – 14 ore (totale 84 ore) 11-12 Febbraio – Intro: concetti base del 3D e dei motori che verranno utilizzati; esplorazioni di tecnologie creative contemporanee (AI & simili) 18-19 Febbraio – Assets1: fotogrammetria, importazione e scultura in Blender; scultura in realtà virtuale 25-26 Febbraio – Assets2: pulizia dei modelli; creazione animazioni, topologia, esportazione per motori di gioco 4-5 Marzo – Coding1: creazione di un progetto VR in Unity con funzionalità multiplayer utilizzando la libreria Normcore 11-12 Marzo – Coding2: creazione software “regia” e implementazione degli assets creati precedentemente 18 -19 Marzo – Coding3: lavoro sul sistema software, testing multiplayer, implementazioni aggiuntive | Rifiniture: pulizia e rifinitura del software, build su Oculus Quest 23 marzo – presentazione al pubblico Luoghi del percorso MEET Digital Culture Center – Viale Vittorio Veneto 2, 20124 Milano DiDstudio / Fabbrica del Vapore – Via Procaccini 4, 20154 Milano Requisiti per partecipare Per portare a termine il progetto non è necessario che i partecipanti abbiano conoscenze specifiche su tutti i settori ma almeno su uno di questi per formare un team che copra ogni singola competenza: ● Conoscenza di base dell’arte performativa e della tecnologia ● Esperienza di base con software di modellazione 3D ● Conoscenza di base dell’engine di sviluppo Unity ● Esperienza di base nello sviluppo di interfacce utente (UI) ● Buone capacità di lavoro di gruppo e di problem solving Nel dettaglio: ● Conoscenze di base di programmazione (preferibilmente in C#) e di sviluppo di software per la realtà virtuale in Unity ● Esperienza nell’utilizzo di tecnologie creative per la realizzazione di progetti artistici, con particolare focus sulla realtà virtuale ● Esperienza nel campo della performance (teatro, danza, musica, etc.) e capacità di creare coreografie e movimenti coordinati ● Conoscenze di base di audio editing e di creazione di suoni e musiche per la realtà virtuale ● Esperienza nel campo della modellazione 3D e nella creazione di asset per la realtà virtuale ● Esperienza nella direzione artistica e capacità di coordinare il team di lavoro per il raggiungimento della visione artistica del progetto È importante la conoscenza della lingua inglese. |
Per partecipare occorre inviare una mail con oggetto “COMMON CLOUD – FARE SPAZIO” a info@aiep.org allegando Curriculum Vitae e lettera motivazionale entro e non oltre le ore 14 del 30 Gennaio 2023
FARE SPAZIO – Staying with the trouble nasce all’interno di COMMON CLOUD – Tecnologie Corpi Democrazia, progetto tra i vincitori del bando Cariplo Per la Cultura che vede Ariella Vidach Aiep come capofila, insieme a una rete di partner quali Palazzo Te di Mantova, Cooperativa La Clessidra di Lodi, Festival Tones of the Stones di Verbania, in collaborazione con MEET Digital Culture Center di Milano.
Il progetto pone al centro della riflessione l’impatto e il potenziale delle tecnologie nella creazione di modelli di partecipazione e di cittadinanza attiva. Cinque territori e altrettanti centri culturali si uniscono in un hub transterritoriale, secondo un percorso di laboratori creativi, incontri, residenze condotti da artisti, ingegneri informatici, filosofi, designer, volto alla produzione di nuovi contenuti digitali attraverso progetti partecipativi in VR e ibridi tra on e off-line. Attraverso azioni di empowerment dei territori, organizzate per cluster di microcomunità connesse, il progetto desidera attivare percorsi di alfabetizzazione digitale e digital citizenship, ripensando il dispositivo tecnologico come strumento di prossimità.