Un’interazione danzata tra uomo e cobot ( robot collaborativi di nuova generazione) che grazie al linguaggio universale del movimento stabilisce un nuovo punto di contatto e di dialogo tra elementi naturali e artificiali. Un luogo abitato da corpi diversi che coesistono e attivano stimoli e percezioni non comuni istigando lo sguardo dello spettatore.
Idea e regia Claudio Prati e Ariella Vidach
Coreografia e interprete Ariella Vidach