La performance è una seconda tappa di un percorso di ricerca che esplora la relazione contesa tra natura umana e vita artificiale, sperimentando le potenzialità della tecnologia dell’automazione applicate alla coreografia.
Variazioni ritmiche, accenti e sospensioni aprono lo spazio, alternate a gesti che rimandano a rituali contemporanei. Gli interpreti sono coinvolti in un dialogo indiretto con un braccio robotico dotato di un occhio-telecamera (kinect) e di un videoproiettore. Attraverso un sofisticato sistema di programmazione, l’automa codifica i movimenti dei danzatori, entrando in relazione con essi e proiettando le sequenze attraverso la kinect in un estraniante gioco di delay.
La relazione tra spazio scenico e realtà aumentata, tra uomo e automa, determina uno sviluppo drammaturgico delle partiture visive, musicali e coreografiche.
Credits
Idea e regia Claudio Prati e Ariella Vidach
Coreografia Ariella Vidach
Performer Gloria Dorliguzzo, Manolo Perazzi, Francesca Linnea Ugolini
Programmazione robotica Massimiliano Davì / MAXeffects
Disegno sonoro e programmazione audio Alessandro Perini
Programmazione max-msp Paolo Solcia
Grafica interattiva e visiva Sebastiano Barbieri
Set Claudio Prati
Produzione AiEP