STORIE E MEMORIE

Con il contributo di Regione Lombardia

Storie e Memorie è un progetto innovativo che intreccia performance, laboratori e incontri, coinvolgendo attivamente la popolazione dei quartieri di Milano per tessere un filo narrativo che unisce passato, presente e futuro attraverso la condivisione di memorie, materiali ed immateriali, private e collettive. Il progetto si propone di stimolare la riflessione e la connessione tra i partecipanti, promuovendo la condivisione di esperienze e la costruzione di nuovi significati legati alle comunità e ai luoghi della città, con l’obiettivo di perlustrare congiuntamente i temi della memoria e delle identità. MEMORIA qui intesa come estensione del CORPO nell’azione nello SPAZIO PUBBLICO, non solo come deposito di ricordi, ma anche come processo generativo di azioni per la creazione di spazi inclusivi, che danno vita a sempre nuove riletture del presente del quartiere.

L’iniziativa si propone come un contenitore di pratiche e appuntamenti artistici e culturali che coinvolgono varie comunità e generazioni, con l’obiettivo di elaborare azioni creative e partecipative. Un ricco programma di appuntamenti caratterizza la prima fase delle azioni, con l’avviamento di laboratori interdisciplinari e incursioni performative site-specific volti a sviluppare e approfondire il focus del progetto attraverso differenti linee tematiche: il corpo, l’oggetto, il pensiero.


LABORATORI

I laboratori si avvalgono di una metodologia che incoraggia l’emersione di ricordi attraverso la nostra cultura materiale e immateriale: come giochi, oggetti, canzoni e odori, in cui gli animatori agiscono come archeologi del movimento. Attraverso il linguaggio universale del movimento e della danza, le storie personali si fondono con le tradizioni culturali, creando una mappa vivente di esperienze condivise. Gli appuntamenti rappresentano un’occasione di riflessione collettiva e di acquisizione di strumenti per partecipare a un processo di co-creazione che coinvolgerà, da un lato i destinatari stessi e dall’altra gli artisti e le artiste che entreranno in dialogo con le memorie collettive, trasformando il quartiere in un palcoscenico vivente.

INCONTRI TEMATICI

I laboratori saranno accompagnati da incontri tematici con teorici e artisti che apriranno un confronto che non vuole essere solo un’esposizione frontale, ma che vuole sviluppare un dialogo a partire da quanto ogni relatore presenterà in una prima fase e da quanto i partecipanti invitati riusciranno a proporre in modo proattivo nella discussione finale. L’intento è di avere una continuità tra i materiali raccolti dalle esperienze laboratoriali e quelli dagli incontri tematici. I temi comprenderanno una ricognizione teorica su ciò che riguarda la Memoria partendo da un paradosso: ciò che prima riguardava esclusivamente la Tradizione oggi riguarda anche l’Avanguardia e l’Innovazione. Il nodo è nel processo performativo della memoria, dalla mera logica dell’archiviare, per aprire alle combinazioni esperienziali, espanse anche attraverso i nuovi media, verso i luoghi del possibile e verso una partecipazione attiva di spettatori in grado di contribuire significativamente allo sviluppo di una memoria condivisa.

INCURSIONI PERFORMATIVE SITE-SPECIFIC

Musicisti, coreografi e giovani performer, servendosi dei contributi raccolti precedentemente nelle interviste e negli incontri, realizzeranno performance site-specific legate alla ridefinizione dei desideri della comunità, per costruire una nuova narrazione significante dei quartieri coinvolti, dei luoghi e dei loro abitanti e a ricercare così nuove modalità di creazione di una democrazia partecipativa.

SPETTACOLI

È prevista la programmazione di 7 spettacoli di danza. Ad aprire il progetto il 18 Luglio presso lo Spazio AiEP in Fabbrica del Vapore è CORPOmemory, lo spettacolo della coreografa Ariella Vidach che ha dato il via alla ricerca di STORIE E MEMORIE. Un nuovo format performativo in cui spettatori e performer dialogano e interagiscono utilizzando il proprio smartphone.

Ariella Vidach AiEP – CORPOmemory | 18 Luglio